VITICOLTURA
04 Maggio 2020 - 23:45
Il “bamb… vino” è nato. È un passito. Non ha ancora un nome, ma presto ce l’avrà, e porta con sé un importante annuncio: in valle di Susa è il primo passito che trae origine da un vitigno autoctono a bacca bianca. Stiamo parlando di quel Baratuciat riscoperto dal compianto Giorgio Falca negli anni ’90, quand’era ad un passo dall’estinzione, e poi valorizzato da Giuliano Bosio con la sua azienda agricola Agriforest. Il grande giorno del primo assaggio è arrivato in un venerdì 17 del mese di aprile, anno 2020, in piena pandemia. Nessuna scaramanzia. Ed è stata una conquista travolgente. «Eravamo in tre - racconta - due che lo amano, con moderazione, ed una astemia. Stappo, verso, esame visivo, portiamo alla bocca e, una volta deglutito, ci guardiamo negli occhi. All’unisono: “Però, che meraviglia!”. E intanto l’astemia se la ride, oh come se la ride: “Il vino comincia proprio a piacermi, assai”». Quello del passito è sempre stato un suo vecchio pallino, fin da quando a metà degli anni 2000 si è dato...
su Luna Nuova di martedì 5 maggio 2020
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