EMERGENZA

"Scuola solidale": un aiuto concreto ai maturandi 2020

Piattaforma nata dall’idea di tre studenti per l’esame di Stato stile Covid-19

04 Maggio 2020 - 23:45

"Scuola solidale": un aiuto concreto ai maturandi 2020

di MARCO GIAVELLI

“E pensa ai ragazzi che devono affrontare l’esame di maturità in questa situazione”. Ci avremo pensato un po’ tutti, consapevoli di quanto la “matura” rappresenti una tappa fondamentale nella vita di uno studente, con le sue ansie, le sue emozioni, le notti insonni: lo spartiacque tra l’adolescenza e l’età adulta, tra il mondo della scuola e quello del lavoro, per alcuni, o la carriera universitaria, per altri, rivolta alla costruzione del proprio futuro professionale. È ciò a cui hanno pensato anche Federica Coppola e Valentina Panzeca quando hanno deciso di lanciare “Scuola solidale Valsusa”, una piattaforma pensata per sostenere gli studenti che si preparano ad affrontare l’esame di Stato e offrire loro, in modo gratuito, un aiuto a distanza fornito da volontari preparati.

Il tutto, naturalmente, senza nulla togliere al grande (e spesso complicato) lavoro portato avanti in questi mesi dai singoli istituti con la didattica a distanza: “Scuola solidale Valsusa” si propone di integrare l’attività dei docenti per gli studenti che ritenessero di averne bisogno, visto il modo in cui l’emergenza Coronavirus ha mutato geneticamente l’essenza della maturità 2020. Le due promotrici, entrambe prossime ai 25 anni, sono fresche di laurea e la maturità l’hanno affrontata insieme sei anni fa, sui banchi del liceo linguistico Blaise Pascal di Giaveno.

E non è certamente un caso che un’iniziativa di questo tipo nasca da due ragazze che hanno profonde radici nel mondo della cooperazione e del volontariato. Federica Coppola è originaria di Condove e nel 2019 si è laureata in lingue per la cooperazione internazionale all’Università di Lille, in Francia: attualmente è professionista in ambito umanitario, lavoro che l’ha portata a trascorrere alcuni mesi anche in Ciad e in Congo. Valentina Panzeca è invece di Buttigliera, dove da sempre è attiva nel volontariato, tra parrocchia e gruppo San Maurizio di Ferriera: si è laureata nel 2018 in lingue e culture per il turismo, ora è impiegata presso un’agenzia di viaggi.

«Ricordiamo ancora bene le sensazioni che innesca l’esame di maturità - spiegano - quest’anno, con le scuole chiuse ormai da fine febbraio, sarà tutto diverso: molti genitori sono rimasti a casa dal lavoro e capiamo che per molte famiglie sostenere il costo di eventuali ripetizioni sarebbe complicato, per questo abbiamo pensato ad un aiuto solidale concreto tramite questa piattaforma che ha l’obiettivo di partecipare alla continuità pedagogica degli studenti in valle di Susa». Il sistema è semplice e snello: i volontari interessati (studenti universitari, insegnanti o esperti a vario titolo) possono inviare la loro candidatura a “Scuola solidale Valsusa” che poi provvede a effettuare un abbinamento il più adeguato possibile con gli studenti, in base alle materie per le quali è stato richiesto aiuto.

«Quindi, tramite mail, li mettiamo in contatto: poi sono il volontario e lo studente ad accordarsi autonomamente sulle modalità dell’incontro che avverrà rigorosamente a distanza, via telefono oppure tramite videochiamata sulla piattaforma che insieme sceglieranno, sempre nel rispetto dei decreti in vigore. Si tratta di ripetizioni, conversazioni in lingua straniera, correzione di compiti oppure di un aiuto nella preparazione di un eventuale discorso da presentare all’esame orale». Già, perché l’ipotesi alla quale il governo sta lavorando è quella di un esame di Stato “in presenza” con un’unica prova orale potenziata (di fronte ad una commissione tutta interna) e senza prove scritte. «Chiediamo soltanto che i nostri volontari siano motivati e si impegnino per aiutare al meglio lo studente: anche il numero di ore verrà scelto in autonomia e va da un minimo di una a un massimo di tre ore settimanali».

Al momento si sono già proposti una decina di volontari, i cui profili vengono pubblicati sulla pagina facebook “Scuola Solidale-Valsusa” e sul sito Internet www.scuolasolidalevalsusa.altervista.org, realizzato per l’occasione da Luis Solorzano di Bussoleno, perito informatico e studente in economia aziendale e marketing, impiegato part-time presso un’agenzia di organizzazione di eventi: in una settimana sono già quattro gli studenti che hanno richiesto aiuto. «Un abbinamento è già pronto - concludono Federica e Valentina, a loro volta pronte a mettersi in gioco per aiutare i maturandi 2020 - in Francia questo tipo di strumento solidale è più sviluppato che in Italia e ci piacerebbe cogliere quest’occasione come un’opportunità per provare a diffonderlo anche da noi». Sull’home page del sito sono presenti due sezioni con altrettanti questionari per volontari e studenti: per ulteriori informazioni rivolgersi all’indirizzo mail scuolasolidale.valsusa@gmail.com.

su Luna Nuova di martedì 5 maggio 2020

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Luna Nuova

Caratteri rimanenti: 400

APPROFONDIMENTI