LOCKDOWN
07 Maggio 2020 - 23:32
La vita di un agricoltore inizia presto la mattina. Se sei un allevatore magari ancora prima. E se è il giorno deputato alle consegne allora la mattina è di quelle di fuoco. E non c’è Primo Maggio che tenga. Se, come quest’anno, cade di venerdì e tu dedichi il fine settimana alle consegne porta a porta non c’è festa o santo che tenga, ti alzi presto lo stesso, carichi il furgone e giri come una trottola. A maggior ragione adesso, in tempo di pandemia e quarantena forzata, in cui il tuo servizio di consegna a domicilio è diventato importante, quasi fondamentale, per il tuo paese e per quelli limitrofi. Ed anche per te, per la tua attività. D’accordo, puoi continuare a fare i mercati, ma l’affluenza è quella che è: la gente ha paura e gli ingressi contingentati ne scoraggiano parecchi. Quindi la tua sopravvivenza economica, non soltanto quella della tua comunità, dipende anche da quel furgoncino bianco, con la scritta bella grossa della tua azienda. Cristina Cibrario è il volto sorridente dell’azienda agricola che porta il nome del fratello, Antonio, e che è stata ereditata dal padre, Giuseppe...
Su Luna Nuova di venerdì 8 maggio 2020
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