TURISMO
19 Maggio 2020 - 16:31
Dopo la chiusura forzata a causa dell'emergenza Coronavirus, ad Almese il Ricetto di San Mauro riapre i battenti con un ricco calendario di visite guidate organizzate dalla Fie, Federazione italiana escursionismo. Le visite prevedono un tour alla scoperta dei segreti e della storia del monumento simbolo del territorio che osserva le nostre valli dal lontano XI secolo. Questo il calendario completo con date e orari: il Ricetto sarà aperto le ultime domeniche di ogni mese, da maggio ad ottobre (31 maggio, 28 giugno, 26 luglio, 30 agosto, 27 settembre e 25 ottobre), al mattino alle ore 10, 11 e 12, il pomeriggio alle 15, 16, 17 e 18 (ultima visita).
In ottemperanza alle nuove misure di sicurezza anti-contagio, sono previste nuove modalità per l'accesso alla struttura: la prenotazione è obbligatoria, telefonando al numero 338/ 2011184 oppure inviando una mail a info@fiepiemonte.it, specificando data e orario; il numero massimo consentito di visitatori è pari a 5; i visitatori dovranno sempre indossare la mascherina a protezione delle vie aeree, così come il personale di servizio, mantenendo il distanziamento interpersonale di almeno un metro; all’ingresso dei locali saranno messe a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani; nel rispetto delle misure di prevenzione stabilite, ulteriori visite potranno essere effettuate su specifica richiesta compatibilmente con la disponibilità delle guide.
Ripercorrendo la storia del Ricetto dalle origini, il primo documento risale al 1029, anno in cui il marchese di Torino, Olderico Manfredi, dona un terzo dei suoi possedimenti valsusini all’Abbazia di San Giusto in Susa, inclusa la “curtis” di San Mauro. Tra il 1281 e il 1285, la curtis è trasformata in borgo fortificato, mentre il campanile diventa la Torre. Alta 26 metri e suddivisa in 7 piani, collegati da una scala sino alla cima, da cui si gode di una bella vista panoramica, la torre è la parte meglio conservata del complesso medievale. La torre e il Ricetto sono stati oggetto di un intervento di restauro e ristrutturazione completato alla fine del 2006 e sono diventati uno spazio espositivo e sede di eventi culturali.
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