MONTAGNA
24 Maggio 2020 - 20:25
Il primo week-end di vera "fase 2", senza autocertificazione e con totale libertà di spostamento, va purtroppo in archivio con tre incidenti escursionistici sulle montagne valsusine. Dopo il dramma di ieri mattina, quando è stato recuperato il corpo senza vita di Giovanni Ruffino, 52 anni, originario di San Pietro Val Lemina, rinvenuto ad almeno 200 metri di profondità in val Chisone, sul versante settentrionale della cresta che congiunge il monte Francais Pelouxe e il monte Pelvo, oggi uno scialpinista è caduto sul colle della Ramiere, nel territorio di Sauze di Cesana, intorno a quota 2850 metri, procurandosi una sospetta frattura al femore. L'allarme è scattato intorno alle 8,45, quando l'eliambulanza 118 lo ha recuperato.
Durante il volo di rientro, il tecnico del soccorso alpino a bordo ha notato dei reperti abbandonati alla base di una valanga non recente. Ha quindi recuperato un casco con attaccata una telecamera che è stata consegnata ai carabinieri. I video contenuti non sono risultati di interesse, ma con l'elicottero dei vigili del fuoco è stata comunque portata in loco una squadra mista composta da soccorso alpino civile e soccorso alpino della guardia di finanza: è stata bonificata la valanga con l'Artva e effettuato un sondaggio senza alcun ritrovamento. Alle 14,30 le squadre sono rientrate a valle con gli sci. Nel corso della giornata è stata recuperata anche una persona con sospetta frattura alle gambe presso il sacrario di Vaccherezza, sulla montagna di Condove, dove anche in questo caso è intervenuta l'eliambulanza 118.
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