COVID-19
18 Giugno 2020 - 23:26
Ieri pomeriggio l’ex rimessa del Brico, presso il centro commerciale “Le Baite” di Oulx ha ospitato un’altra tornata di test sierologici di “Open Valley”, il progetto messo in moto per tentare di fare la mappa del contagio Covid in alta valle. Ma è stato un pomeriggio particolare, perchè una nutrita fetta di chi si è sottoposto volontariamente allo screening sierologico era rappresentata dallo staff dell’hotel rifugio “Ciao Pais” di Sauze d’Oulx. Un locale toccato in maniera pesante dalla pandemia. Ha dovuto contare un morto e affrontare l’isolamento della quarantena per oltre un mese, con i rifornimenti garantiti soltanto dal Soccorso alpino. E memori della tragica vicenda vissuta tra marzo e aprile, i titolari del “Ciao Pais”, Giusy Bruschi e il figlio Mirko Berto, hanno deciso di sottoporsi al test sierologico. Non solo, hanno deciso di far fare lo screening sierologico anche a tutti i dipendenti della struttura. In tutto 14 persone…
Su Luna Nuova di venerdì 19 giugno 2020
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