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Villardora-Condove: dal 18 settembre chiuderà la filiale di Intesa San Paolo

Il "no" dei due sindaci che hanno chiesto ulteriori incontri alla dirigenza per esaminare soluzioni alternative

28 Luglio 2020 - 16:25

Villardora-Condove: dal 18 settembre chiuderà la filiale di Intesa San Paolo

A partire dal 18 settembre la filiale Intesa San Paolo di Villardora, che ha sede in via Sant'Ambrogio 6, chiuderà i battenti: lo stesso avverrà per quella di Condove, dove la serrata era stata annunciata per il 21 marzo ma era poi stata rinviata a causa dell'emergenza Coronavirus. La decisione, definita irrevocabile, è stata comunicata il 14 luglio scorso al sindaco di Villardora, Savino Moscia, dalla direttrice della locale filiale, Marianna Bonaudo, e dal direttore dell'area Retail valle di Susa, Giuseppe Rizzo, durante un incontro svoltosi in municipio. «Una decisione drastica e incomprensibile nei confronti delle realtà locali e dei piccoli risparmiatori», accusa il primo cittadino in una lettera inviata oggi, martedì 28 luglio, ai vertici dell'istituto bancario. Anche il sindaco di Condove, Jacopo Suppo, che per affrontare la questione aveva organizzato nel febbraio scorso un incontro pubblico con l'Uncem sul futuro dei servizi nei piccoli comuni, ha nuovamente scritto a Intesa San Paolo per chiederle di tornare sui propri passi e avere spiegazioni e chiarimenti circa eventuali soluzioni future.

L'amministrazione comunale di Villardora ha già espresso durante l'incontro del 14 luglio tutto il suo disappunto per le ricadute sociali ed economiche della chiusura: «Siamo consapevoli degli enormi cambiamenti che stanno investendo e che investiranno il sistema bancario nei prossimi anni, non solo in Italia ma in tutta Europa - prosegue la missiva - la digitalizzazione dei servizi, l'esplosione dell'home banking e tante altre nuove possibilità tecnologiche ed economiche stanno modificando il modo in cui i cittadini fruiscono dei servizi bancari. Scelte, queste, che nella quotidianità mortificano un territorio contribuendo alla desertificazione dei servizi di sostegno alla vita quotidiana. I fatturati e gli utili a nove zeri sono figli anche di un rapporto con cittadini e imprese costruito in anni di lavoro e stridono con la scelta di abbandonare il territorio. Un segnale pessimo che produrrà ulteriore sfiducia nei confronti del sistema bancario, la cui credibilità già è minata».

La chiusura della filiale di Villardora si inserisce in un piano aziendale più ampio che prevede la serrata di 1100 sportelli sul territorio, «ma siamo consapevoli che questa chiusura comporterà notevoli disagi per la popolazione, soprattutto quella più anziana, poco avvezza all'utilizzo degli strumenti informatici di ultima generazione». Quali soluzioni allora? Durante l'incontro Intesa San Paolo ha prospettato tre ipotesi transitorie: la prima è "Eventi Vividigitale", con la programmazione di uno o più eventi formativi in filiale per condividere l'esperienza digitale di Intesa San Paolo; l'attivazione di "Banca 5", progetto di banca di prossimità attraverso la possibilità di prelievi e pagamenti da effettuare direttamente nelle tabaccherie; "Filiale on-line", per una consulenza a distanza su appuntamento a domicilio del cliente. Sono state inoltre accolte due richieste del Comune: autorizzare il prelievo bancomat in banche non del gruppo con deroga alle commissioni per almeno un periodo di tre mesi; mantenere uno sportello bancomat sul territorio per minimizzare i disagi. «Ciononostante l'amministrazione comunale - conclude Moscia nella sua lettera - ha il dovere di far sentire la voce della propria comunità e difendere un servizio importante, per conseguenza chiediamo ulteriori incontri con Intesa San Paolo per concretizzare le proposte concordate al fine di sostenere la necessità della cittadinanza».

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