RIFIUTI E SERVIZI

Acsel: il 2019 chiude con oltre 200mila euro di utile, riconfermato il cda

Bilancio economico e di "sostenibilità ambientale": tra i progetti futuri un nuovo ecocentro a Oulx e un centro di essiccamento del legno

29 Luglio 2020 - 15:12

Acsel: il 2019 chiude con oltre 200mila euro di utile, riconfermato il cda

Da sin., il presidente di Acsel, Alessio Ciacci, e il direttore generale Marco Avondetto, consigliere del cda

Un utile di oltre 200mila euro, che sarà ripartito fra i comuni soci di Acsel, e un fatturato pari a circa 16 milioni di euro, che oltre ai servizi di igiene urbana comprende altre attività minori richieste dai comuni soci come lo sgombero neve, la gestione di impianti fotovoltaici e la conduzione del canile consortile di Sant'Antonino. Ma all'orizzonte troviamo alcuni importanti progetti a cui la società sta già lavorando: fra questi la realizzazione nel 2021 di un nuovo ecocentro sul territorio di Oulx, per coprire una zona al momento mal servita da questo punto di vista, e lo sfruttamento del calore derivante dal biogas prodotto dall'ex discarica di Mattie per realizzare un centro di essicamento veloce del legno, per il quale Acsel ha ottenuto un apposito finanziamento.

I numeri elencati sono quelli del bilancio economico al 31 dicembre 2019 dell'azienda consortile di proprietà dei 37 comuni valsusini: il documento è stato approvato ieri, martedì 28 luglio, durante l'assemblea dei soci che si è svolta, con opportuno distanziamento fisico, nel salone polivalente del PalaConti di Bussoleno. I progetti sono stati invece preannunciati durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina presso la sede Acsel di Sant'Ambrogio: hanno partecipato il presidente Alessio Ciacci e Marco Avondetto nella duplice veste di direttore generale e di consigliere, che insieme all'altra consigliera Carla Mattioli compongono il consiglio d'amministrazione dell'azienda, riconfermato all'unanimità proprio durante l'assemblea di ieri. Il cda resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2023.

Importante novità di quest'anno è la redazione del primo "Bilancio di sostenibilità ambientale" dell’azienda, «che permette di fotografare il suo valore non solo in termini economici - ha sottolineato Avondetto - ma anche dal punto di vista delle ricadute sociali sul territorio: dal dossier emergono tutta una serie di curiosità sull'operato di Acsel». Questo primo rapporto si articola su cinque capitoli. Il primo illustra la storia, l’assetto ed i servizi erogati da Acsel; il secondo le certificazioni ottenute e gli obiettivi di sostenibilità; il terzo la performance economica dell’azienda; il quarto la performance ambientale; il quinto la performance sociale. In particolare vengono evidenziati i risultati raggiunti in termini di percentuali di raccolta differenziata, i punti di forza di un’azienda fortemente radicata sul territorio e le ricadute economiche sociali ed ambientali che questa genera in valle di Susa. Per quanto riguarda le percentuali di differenziata, il trend del 2019 è ancora in crescita, con un complessivo 64,42 per cento sui 37 comuni valsusini contro il 63,05 del 2018 e il 60,58 del 2017: sul podio, per l'anno scorso, troviamo nell'ordine Almese con l'81,45 per cento seguito da Villarfocchiardo con il 79,62 e da Caselette con il 76,10; maglia nera la val Cenischia con Venaus al 34,59 e Novalesa al 37,48, poco meglio Cesana con il 39,84.

I dati confortanti sulla differenziata, che in diversi comuni sfiorano o superano appunto l’80 per cento, producono dunque significativi benefici in termini ambientali: complessivamente, ogni anno, garantiscono oltre 16mila tonnellate di Co2 risparmiata in atmosfera, beneficio che coincide con la piantumazione di una foresta di 70mila alberi. Importanti anche i benefici ambientali collegati alle energie rinnovabili, grazie agli impianti fotovoltaici che garantiscono una produzione annua di circa 1700 MegaWatt per circa altre 1000 tonnellate di Co2 risparmiata in atmosfera. Interessanti, inoltre, le analisi sui fornitori in gran parte locali o provinciali, così come i dipendenti che per l’82 per cento risiedono nel territorio servito da Acsel. Nel corso dell’anno sono state, inoltre, confermate le certificazioni di qualità, ambiente e sicurezza ottenute dall’azienda, Iso 9001 14001 e 18001 estese a tutti i siti aziendali. Il rapporto è stato consegnato a tutti i soci, ai dipendenti e agli amministratori dell’azienda. «Un ringraziamento importante - ha dichiarato il presidente Ciacci - a tutti coloro che hanno contribuito ad ottenere questi importanti positivi risultati per l’azienda e per il territorio. Acsel è in cammino e pronta a percorrere sempre nuove strade, assieme ai soci e alla cittadinanza, per costruire sempre più sostenibilità e partecipazione».

Altro aspetto interessante riguarda i dati della raccolta rifiuti durante il periodo del lockdown dovuto all'emergenza Coronavirus: «Essendo iniziato a stagione turistica invernale ancora in pieno corso - ha spiegato Avondetto - in alta valle abbiamo assistito ad un crollo drastico mensile del 20 per cento, compensato da un incremento comunque più contenuto in bassa valle, pari al 10-14 per cento, per effetto dello "stare a casa": un fenomeno che invece, su Torino, ha avuto l'effetto contrario, perché molti pendolari non si sono più recati al lavoro in città e hanno quindi prodotto i loro rifiuti sul nostro territorio e non su quello di Torino. Nonostante questo quadro del tutto nuovo, abbiamo lavorato cercando di evitare il più possibile di accollare costi aggiuntivi ai comuni: ad esempio quelli di spazzamento, notevolmente ridotti nel lockdown, sono stati spostati sul raggiungimento delle persone positive al virus e in regime di isolamento domiciliare, che non potevano uscire di casa neanche per conferire i rifiuti, o anche su cittadini magari anziani che non potevano più essere raggiunti dai loro cari, tutte situazioni che ci venivano segnalate di volta in volta dai comuni. Abbiamo inoltre cercato di tutelare al massimo il nostro personale non solo attraverso il corretto utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale, ma anche sotto il profilo psicologico, stipulando una polizza assicurativa a loro vantaggio in caso di malattia e organizzando degli incontri di gruppo per fare in modo che potessero lavorare il più sereni possibile».

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