Villarfocchiardo, l'armeria riforniva la banda degli ultrasessantenni

La questura di Torino ha notificato al titolare di un’armeria di Villarfocchiardo, un cittadino italiano di 52 anni, il decreto di revoca delle licenze per il commercio, la fabbricazione e la riparazione di armi. Provvedimento scaturito in seguito ai risultati delle indagini svolte nei mesi scorsi dal Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri Torino, nei confronti di una banda di rapinatori ultrasessantenni. Era emerso che il fratello del titolare dell’armeria, coadiuvante e cotitolare occulto, aveva fornito della polvere da sparo alla banda responsabile di cinque assalti a sportelli automatici di Poste Italiane e Istituti di Credito, con l’utilizzo di ordigni esplosivi, le cosiddette "marmotte". La Procura della Repubblica aveva quindi emesso alcune misure cautelari, indagando per l’appunto anche il fratello del titolare dell’armeria, cittadino italiano con alle spalle già diversi precedenti, accusato ora di aver svolto una parte di rilievo nell’organizzazione criminale. al fine di trarne profitto. Nei giorni scorsi poliziotti e carabinieri hanno effettuato uno scrupoloso controllo presso i locali dell’armeria, riscontrando diverse violazioni di natura penale (omessa registrazione di alcuni fucili, mancata assicurazione di alcune armi al fine di non essere asportate, mancata apposizione dei cartellini su parte delle armi, vendita senza licenza di cartucce calibro 32). Hanno quindi verificato che il titolare dell’armeria non è più in possesso del requisito dell’affidabilità, avendo consentito al proprio congiunto la gestione “di fatto” delle proprie attività, senza vigilare debitamente affinché non svolgesse i proprio traffici illeciti.