PRIMO CONSIGLIO
05 Ottobre 2020 - 23:01
«Sarò il sindaco di tutti i venausini, anche e soprattutto di quelli che hanno scelto di non votarmi». È questo il calumet della pace porto a quella parte di paese che non ha messo la “X” sul proprio nome lo scorso 20 e 21 settembre. Avernino Di Croce, sindaco riconfermato a furor di popolo dopo essere stato sfiduciato dalla propria ex maggioranza, ha deciso di tenere un profilo basso nel corso del consiglio comunale di insediamento, ospitato sabato pomeriggio dal salone polivalente di borgata VIII Dicembre, senza rinfocolare la già molte polemiche susseguenti al golpe del 9 luglio e piovute abbondantemente nel corso della campagna elettorale. Ha però voluto ribadire alcuni punti fermi di discontinuità con i governi del paese degli ultimi 15 anni. In primis la questione nuova scuola. «Sia chiaro che siamo felici di aver un plesso nuovo, moderno, sicuro e spazioso - ha puntualizzato - però secondo noi l’errore compiuto è stato quello di non coinvolgere in questo progetto anche i comuni limitrofi; può offrire un servizio a tutto il territorio, non soltanto a Venaus, ed ora cercheremo di recuperare il terreno perduto nei confronti dei nostri vicini»...
Su Luna Nuova di martedì 6 ottobre 2020
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova