OCCUPAZIONE
21 Ottobre 2020 - 18:34
L'assemblea di giovedì scorso davanti ai cancelli dello stabilimento Alcar di Vaie
Probabile schiarita sul futuro di Alcar Industrie srl. Dopo la protesta di ieri e l’interessamento delle prefetture di Lecce e Torino, i lavoratori degli stabilimenti di Vaie e Lecce possono, forse, tirare un sospiro di sollievo: la continuità produttiva sarà garantita. A dare rassicurazioni in tal senso sono stati stamattina i commissari ed il presidente della sezione commerciale del tribunale di Lecce, Anna Rita Pasca, che il prefetto ha incontrato stamattina alle 9,30 a Lecce. Nella riunione con le rsu di Alcar e con i segretari generali di Fim-Cisl e Fiom-Cgil di Lecce, il rappresentante territoriale del governo ha ribadito il massimo impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Notizia che in parte mitiga lo stato d’animo dei lavoratori, anche se permangono ancora notevoli criticità su altri aspetti, come ad esempio il pagamento in ritardo della cassa integrazione per Covid, i versamenti al Fondo Cometa e diversi altri debiti che l’azienda vanta verso i lavoratori.
«Sarà oggetto di ulteriori chiarimenti la questione che ha scatenato la protesta di questi giorni: il tetto di spesa mensile di 10mila euro a fornitore - spiegano in un comunicato congiunto Rocco Cutrì, segretario provinciale Fim-Cisl, e Tony Inserra, funzionario Fiom-Cgil - Su questo aspetto, secondo la gestione commissariale, ci sarebbe stata una cattiva interpretazione da parte dell’impresa del contenuto dell’ordinanza del tribunale e una conseguente cattiva comunicazione, “viziata” da questo fraintendimento. Il prefetto ha poi coinvolto formalmente tutti i livelli istituzionali, come chiesto ieri dalle organizzazioni sindacali, a partire dal ministero dello sviluppo economico, che potrebbe offrire un sostegno concreto alla risoluzione della vertenza. Dalla prefettura giunge anche la rassicurazione alle organizzazioni sindacali di una tempestiva e trasparente comunicazione sulla evoluzione della vertenza anche in merito alle trattative intavolate con alcuni potenziali acquirenti, già avviate dalla gestione commissariale. Rimaniamo in attesa, come concordato con il prefetto di Torino nell’incontro di ieri 20 ottobre, per una apposita riunione di aggiornamenti e da parte della prefettura di Torino».
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