COVID 19

Mattie, dal fronte delle Rsa alla quarantena

Madre e figlia in isolamento, una positiva dopo soli 5 giorni di lavoro

23 Novembre 2020 - 22:17

Mattie, dal fronte delle Rsa alla quarantena

di CLAUDIO ROVERE

Il momento difficile delle case di riposo non si riflette soltanto nell’elevata positività degli ospiti delle strutture, nei ricoveri e nei decessi di soggetti già di per sè fragili, ma anche e soprattutto nella pressione che grava sul personale che qui lavora e che pur tra mille accorgimenti e dpi alla fine con il Covid deve purtroppo fare i conti. Lavorare nelle rsa è particolarmente pericoloso in questo periodo, l’esempio più concreto arriva da Mattie, dove mamma e figlia, entrambe operatrici a Casa Amica di Chiomonte, sono in quarantena nella propria abitazione di frazione Giordani.

A risultare positiva è stata la figlia, Corinne Tagliaferri, che era stata assunta soltanto una settimana prima come animatrice nella struttura fondata da don Fransouà Gros proprio per prendere il posto di personale già colpito dal virus. Corinne, negativa al primo tampone, effettuato prima di prendere servizio, è risultata positiva al secondo, dopo soli cinque giorni di lavoro. Così ha dovuto per forza di cose rimanere a casa e isolarsi insieme alla mamma, Danila Favro, operatrice sociosanitaria nella stessa casa di riposo. «Mi sono sottoposta anch’io al tampone - sottolinea Danila Favro, che nelle ultime elezioni era stata candidata a sindaco dopo aver a lungo ricoperto il ruolo di consigliere comunale - e precauzionalmente mi sono isolata, perchè mio marito dopo l’importante operazione a cui si è sottoposto è immunodepresso e l’ultima cosa che vorrei fare è contagiarlo, perchè rappresenta un soggetto fragile, in cui il virus potrebbe avere effetti devastanti».

Così Corinne e la mamma hanno preso possesso del piano superiore della propria abitazione, mentre il marito è rimasto al piano terreno. «Per fortuna abbiamo una casa abbastanza grande, che ci permette di rimanere divisi senza sembrare in prigione - osserva Danila - certo è che è una situazione non facile, anche se gli altri miei figli ci danno una grossa mano andando ad esempio a fare la spesa tutte le volte che ce n’è bisogno o per svolgere le commissioni, senza di loro sarebbe tutto molto più difficile». E il tempo, in questi frangenti di isolamento, passa molto lentamente... «Sì, ma mi sono attrezzata, ho la macchina per lavorare a maglia, leggo e guardo film sul pc con Corinne, che però ogni tanto ha la febbre ed è costretta a letto». In attesa di un tampone negativo, di poter tornare al lavoro e di assaporare la libertà. 

Su Luna Nuova di martedì 24 novembre 2020 

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