COVID 19

Claviere, la protesta della montagna scende in strada

Imprenditori e lavoratori del turismo vanno in tv su Retequattro

21 Gennaio 2021 - 23:26

Claviere, la protesta della montagna scende in strada

di CLAUDIO ROVERE

Alla fine quel minuto e mezzo di collegamento a Claviere se lo sono dovuti sudare per due ore, dalle 21,30 alle 23,30. Sudare è una parola forse un po’ fuori luogo con il termometro ben al di sotto dello zero che ha contraddistinto la serata sulla strada del Monginevro, ma ben esemplifica la fatica che ristoratori, albergatori e maestri di sci hanno dovuto fare per ritagliarsi quel piccolo spazio quasi al termine della trasmissione “Fuori dal coro”, condotta su Retequattro da Mario Giordano per denunciare la difficoltà del settore turismo montano a causa della pandemia e del lockdown.

Ma se da un lato la scelta della serata è stata sfortunata, con il palinsesto della trasmissione inevitabilmente stravolto dalla diretta con il voto di fiducia al governo Conte nell’aula di Palazzo Madama, con spazi più ristretti a contributi come quello valsusino, per forza di cose diventati accessori, dall’altro comunque quei due minuti scarsi al gelo di una serata da lupi molto probabilmente sono serviti ad avere un’audience più elevata della media, visto che mezza Italia era incollata davanti agli schermi per assistere al conteggio, e riconteggio, dei voti al Senato.

«Siamo comunque soddisfatti, anche se ovviamente speravamo di avere più spazio ed in orario diverso - spiega Sara Vallerino, albergatrice e ristoratrice di due locali, il Pian del Sole e Al Passero Pellegrino, una delle organizzatrici della protesta in strada - i curatori della trasmissione di Giordano poi ci hanno promesso un altro collegamento, nelle prossime settimane, e lì avremo sicuramente la possibilità di far sapere all’Italia quello che non abbiamo potuto dire martedì sera».

Sara Vallerino è una delle due persone intervistate nel corso del breve collegamento. L’altro è stato un secondo albergatore, Gaetano Bonomo, che ha fatto notare come «In Francia, ad appena un chilometro da qui, i ristori ci siano siano e siano congrui per l’ospitalità che per i maestri di sci». Non c’è invece stato tempo per lasciare la parola a Beppe Gatti, direttore della scuola di sci Claviere, ma i problemi sono analoghi a quelli di albergatori e ristoratori. «Siamo un paese di 200 abitanti, dove il 99 per cento della gente vive sul turismo - spiega ancora Sara Vallerino - come si fa ad andare avanti con queste chiusure?».

Sul piccolo piazzale davanti alla chiesa si sono dati appuntamento un centinaio di operatori del settore, con tanto di tavolini, lumini, maestri con la divisa delle due scuole di sci, Claviere e Monti della Luna, e anche motoslitte. E tanti cartelli scritti a mano. Poi la lunga attesa al freddo, vinta con la diretta del voto al Senato, e il gesto di sconforto corale quando Giordano, in prossimità del collegamento, verso le 23, ha sorpreso tutti con “Un attimo, abbiamo Salvini in diretta...”, che ha ricostretto i coraggiosi rimasti ad un’altra buona mezzora di gelo gratuito.


Poi, finalmente, quel minuto e mezzo di diretta nazionale. Con le quattro mele ormai intirizzite a loro volta che doveva dare il la a quel “Siamo alla frutta” e che nelle idee di Claviere avrebbe dovuto essere pronunciato ben prima delle 23,30. Benvenuti nel mondo della televisione.

Su Luna Nuova di venerdì 22 gennaio 2021

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