CORONAVIRUS E STUDIO

Ai Gagnor in quarantena: per Margherita una laurea ad alta quota

La giovane di Grugliasco discute la tesi in filosofia dalla casa di villeggiatura sulla montagna di Condove

25 Gennaio 2021 - 22:54

Ai Gagnor in quarantena: per Margherita una laurea ad alta quota

di MARCO GIAVELLI

Il giorno della laurea è una pagina di storia scolpita per sempre nella vita di ogni studente universitario e Margherita Ferrero, questa pagina, l’ha scritta sulla montagna di Condove. In borgata Gagnor, dove la sua famiglia possiede una casa di villeggiatura e da dove a metà novembre ha discusso “a distanza” la sua tesi triennale in filosofia. Una modalità divenuta ormai consuetudine, nell’era Covid, ma un conto è vivere questa importante tappa della propria carriera studentesca dalla dimora abituale, un conto da lassù, in uno scenario sì bucolico, ma senza tutte le comodità di casa. Per di più costretta alla quarantena. Margherita, 22 anni di Grugliasco, lo ha fatto e ha festeggiato due volte: per la laurea e per la comunicazione dell’esito negativo del tampone, che le è giunta proprio nel giorno in cui è diventata dottoressa. Una doppia liberazione che non potrà certamente dimenticare.

Anche il Comune di Condove, orgoglioso della sua storia, le ha dedicato un post dalla sua pagina facebook, mentre il sindaco Jacopo Suppo ha voluto contattarla personalmente per congratularsi con lei. La giovane studentessa, in realtà, non aveva contratto il virus: l’infezione aveva colpito sua mamma, per fortuna senza strascichi, ma necessariamente tutto il nucleo famigliare ha dovuto essere posto in isolamento fiduciario dall’Asl To3. Di qui la decisione: mamma, papà, sapete che c’è? Vado a farmi la quarantena ai Gagnor. Con Giorgio, suo fratello, e con Zaccaria, il loro adorato amico a quattro zampe.

Una scelta fatta a ragion veduta, conoscendo bene i pregi e i difetti di una location di quel tipo: «Già il primo lockdown di marzo e aprile l’avevamo trascorso lassù, in quel caso con tutta la famiglia: era il periodo della sessione invernale di esami e io e mio fratello avevamo già deciso di rifugiarci lassù per avere maggiore tranquillità, prima ancora che l’emergenza scoppiasse. Poi, una volta decretato il lockdown, ci hanno raggiunto anche i miei genitori». E veniamo allo scorso autunno: «Mia mamma ha saputo di aver contratto il virus in modo del tutto casuale, andando in ospedale per altri motivi: le hanno fatto il tampone ed è risultata positiva, anche se era del tutto asintomatica. Mio papà allora è rimasto a Grugliasco con lei, per starle vicino, mentre io, Giorgio e Zaccaria siamo saliti ai Gagnor. Sapevo bene che il giorno della discussione della tesi poteva essere dietro l’angolo, quindi ho messo in conto che avrei potuto svolgerla da lì».

Tutti questi condizionali sono presto spiegati: «In realtà ho saputo che l’avrei discussa solo un paio di settimane prima. Chiaramente farlo da remoto è molto diverso rispetto a farlo in presenza, ma almeno io ho avuto questa possibilità, mentre i laureandi di luglio non l’avevano nemmeno potuta esporre perché non c’era stato modo di organizzare la sessione». E così, la mattina di lunedì 16 novembre, Margherita ha discusso la sua tesi in filosofia della scienza. Sono stati giorni emotivamente intensi, e non poteva essere altrimenti, ma la montagna e i suoi abitanti, come spesso succede, sono stati di grande sollievo: «È sempre magnifico stare ai Gagnor. Non è da molti anni che abbiamo questa casa, ma ce ne siamo innamorati, ci andiamo tutti i week-end quando è possibile, anche nella stagione fredda. Certo, ero in quarantena e sotto pressione in vista della laurea, ma respirare l’aria pulita, alzarsi con lo spettacolo delle montagne davanti agli occhi, poter uscire in giardino sono cose che non hanno prezzo».

Fin qui la montagna. Poi ci sono i “montanari”: «Persone magnifiche: mi hanno aiutata tantissimo, sostenendomi in quei giorni complicati, e li voglio ringraziare di cuore. Ad esempio “Il Forno di Mocchie” e Ornella Cordola, che mi portavano la spesa a domicilio. Ornella, abitante storica dei Gagnor e presidente del Consorzio che gestisce strada e acquedotto del Colombardo, mi ha anche preparato la corona d’alloro per il giorno della laurea. Ho avuto l’opportunità di scoprire ancora più da vicino cosa significhi vivere in montagna, apprezzando le enormi differenze rispetto all’abitare in città. A questi luoghi resterò affezionata a vita».

E allora, di già che ci siamo, non le resta che trasferirsi lì in pianta stabile… «Ormai ci stanno pensando seriamente anche i miei, chi lo sa». Molto dipenderà anche da ciò che il futuro riserverà per Margherita Ferrero, che in ogni caso ha già le idee chiare: conseguita la laurea triennale, ora si è iscritta alla magistrale in comunicazione e cultura dei media, sempre all’interno della facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Torino. «Ho cambiato leggermente indirizzo di studi perché mi piacerebbe applicare la filosofia a qualcosa di pratico, ad esempio legato al mondo del marketing». Con l’augurio di sostenere la prossima laurea in presenza, ma sempre con borgata Gagnor nel cuore.

su Luna Nuova di martedì 26 gennaio 2021

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