COVID 19

La montagna valsusina scivola verso il 15 febbraio

Sci e accoglienza tra speranza e preoccupazione, ma arrivano i primi soldi

28 Gennaio 2021 - 23:20

La montagna valsusina scivola verso il 15 febbraio

di CLAUDIO ROVERE

«La cosiddetta ‘vertenza montagna’ comincia ad essere affrontata, seppur ancora troppo timidamente». È questa l’opinione dell’Unione montana Comuni olimpici Via Lattea, esternata dall’assessore Giorgio Merlo. «Se la Regione Piemonte, con il provvedimento che stanzia 20 milioni di euro per tutta la filiera riconducibile al ‘sistema neve’, ha fatto un primo passo molto significativo ed importante per migliaia di lavoratori che, con la chiusura della stagione invernale, hanno messo a forte rischio la stessa sopravvivenza di centinaia di piccole e medie aziende, è altrettanto indubbio che da parte del Governo nazionale mancano ancora segnali precisi e dettagliati su come si intende concretamente supportare l’intero settore. Al di là degli annunci e degli ordini del giorno», puntualizza Merlo, che aggiunge, «Un settore che, come abbiamo potuto sperimentare incontrando ieri i ristoratori e gli albergatori di Pragelato, continua a navigare nell’incertezza e nella mancata definizione delle risorse. Ecco perchè̀, al di là del surreale dibattito sulla data della riapertura degli impianti di risalita, adesso è giunto il momento per indicare definitivamente i soggetti beneficiari dei cosiddetti ‘ristori’ da un lato e precisare la tempistica per l’erogazione di questi fondi. E questo prima che alcuni settori riconducibili al turismo di montagna non assumano iniziative che mettono direttamente in discussione la stesso pagamento dei tributi locali».

Comunque sia, con la possibilità di potere praticare lo sci di fondo, le ciaspolate e le passeggiate sulla neve previste nell’ultimo Dpcm, si comincia ad aprire un varco per far ripartire un turismo di montagna che, purtroppo, ha dovuto subire duri colpi per l’emergenza sanitaria. «Ma adesso si tratta di chiudere, e bene, la fase del concreto aiuto agli operatori del settore. Senza ulteriori rinvii e deroghe normative».

Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Bussoleno, presidente nazionale dell’Uncem. «Come sono ripartite le crociere, a bordo e chiuse, deve ripartire lo sci, all’aperto e sulle piste. Condividiamo le proposte delle Regioni. Ora il Comitato tecnico scientifico e il Governo, quello che verrà, devono pronunciarsi in fretta. Occorre intervenire subito, ritengo già entro lunedi, per dare 15 giorni alle imprese e alle località invernali per prepararsi e attuare le norme, che prevedono probabilmente la riduzione della capienza delle seggiovie e delle cabinovie, al 50 per cento, un numero massimo alle vendite di skipass giornalieri, la regolamentazione efficace per l’accesso alle porte degli impianti e ai bar-chalet sulle piste. Attendiamo risposte. Sulla riduzione del numero di vendita di skipass, si permetta una forchetta nel numero ammesso ogni giorno. Gli impiantisti e i Comuni stessi hanno bisogno di certezze. Numeri e regole certe. In tempi certi».

Ed in attesa di avere certezze in questo senso, Claviere è tornata in televisione a manifestare il disagio di un paese che ha quasi il 100 per cento di abitanti impegnati nell’industria dello sci e del suo indotto. Lo ha fatto martedì, ancora nella trasmissione “Fuori dal coro”, condotta su Retequattro da Mario Giordano. A lamentare la paradossale differenza di trattamento, in particolare nei ristori, fra maestri di sci e imprenditori dell’accoglienza di una parte e dell’altra della frontiera il direttore della Scuola di sci Claviere Beppe Gatti, intervistato insieme ai suoi colleghi transalpini sulle vicine piste del Monginevro.

Intanto, in attesa dell’ autorizzazione da parte del governo all’apertura dello sci alpino ai turisti, programmata per il prossimo 15 febbraio, le piste di Sestriere si presentano perfettamente innevate. Questo grazie all’intesa, siglata prima di Natale, tra il Comune di Sestriere e la Sestrieres spa che ha permesso di attivare in tempo utile l’innevamento programmato a consolidamento del manto naturale. Nel frattempo, al Colle, si guarda avanti. Il Comune ha infatti siglato un nuovo accordo con la Sestrieres che estende sino al 6 aprile gli allenamenti dei 1000 atleti di interesse nazionale degli sci club della Via Lattea, sempre sotto il coordinamento del Formont, a livello organizzativo ed amministrativo. La Sestrieres mette a disposizione dei ragazzi cinque piste, tra cui le due olimpiche Kandahar e Sises 2, nonché gli impianti di risalita dedicati, addebitando esclusivamente i costi sostenuti. Questo per consentire ai giovani di continuare a praticare l’attività cercando di contenere al massimo i costi per le famiglie.

«Penso che proprio in un anno come questo - commenta Gualtiero Brasso, vice presidente della Sestrieres spa - sia molto importante dare ai nostri ragazzi la continuità nella pratica dello sci che, oltre ad essere uno sport praticato all’aria aperta, può costituire anche una possibilità di lavoro per il futuro delle nuove generazioni e della montagna e, grazie all’accordo con il Comune di Sestriere, tutto ciò è stato possibile». «I ragazzi del nostro territorio - aggiunge il sindaco Gianni Poncet - si stanno allenando a Sestriere da oltre un mese, un fattore molto importante dal punto di vista psicologico sia come atleti sia come giovani che ritrovano nello sport un punto di riferimento in questo momento difficile che stiamo attraversando. Quest’attività a loro dedicata è stata una sorta di pre rodaggio per farci trovare pronti ad accogliere i turisti applicando già in anticipo le linee guida in tema di sicurezza diffuse Cts in attesa di quelle della Regione e dell’Asl. Abbiamo dimostrato sul campo che siamo in grado di ottimizzare e gestire i flussi di sciatori evitando assembramenti. In totale si sono alternati a Sestriere un migliaio di atleti. Appena sarà possibile accogliere i turisti pensiamo, insieme alla Sestrieres, di aprire altre piste e impianti della nostra stazione confidando che i protocolli definitivi siano sostenibili e percorribili. Il freddo intenso di questi giorni e le ultime nevicate hanno reso fruibile praticamente l’intera area sciabile a garanzia del distanziamento sociale»

Su Luna Nuova di venerdì 29 gennaio 2021

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Luna Nuova

Caratteri rimanenti: 400

APPROFONDIMENTI