TURISMO

Più bella e sicura: varianti di tracciato per la Francigena

Nuovi percorsi: sopralluoghi al Malpasso aspettando la Ciclovia

11 Febbraio 2021 - 23:21

Più bella e sicura: varianti di tracciato per la Francigena

Più sicura e più panoramica: il tratto di Via Francigena che attraversa la valle di Susa ha in serbo alcune importanti varianti. Ne hanno discusso nei giorni scorsi i tecnici della Città metropolitana e dell’Unione montana Valle Susa, che hanno effettuato alcuni sopralluoghi lungo il tracciato per esaminare le possibili soluzioni: l’obiettivo era appunto quello di individuare le necessarie varianti in grado di risolvere alcune criticità relative alla sicurezza e contestualmente di consentire il recupero, laddove possibile, del percorso originario. Prerogative fondamentali, queste ultime, per la registrazione dell’itinerario all’interno della Rete escursionistica del Piemonte che, oltre a rappresentare un’opportunità di promozione, ne garantirebbe anche la costante manutenzione.

Uno dei nodi critici da sciogliere è quello in località Malpasso, dove nella giornata di martedì 9 febbraio si è svolto un sopralluogo a cui hanno preso parte anche il sindaco di San Giorio, Danilo Bar, e l’Unione montana con l’assessore ai lavori pubblici Luca Giai, vicesindaco di San Giorio, e la rappresentante della Dmo Eleonora Girodo. Il tratto compreso tra Villarfocchiardo e San Giorio impone infatti l’attraversamento in più punti dell’ex statale 24, andando a creare un problema non di poco conto per la sicurezza di pedoni e ciclisti. In attesa che la soluzione definitiva a queste criticità si concretizzi nell’ambito del progetto per il secondo lotto della Ciclovia Francigena da Vaie a San Giorio, che partirà nei prossimi mesi, il percorso è stato temporaneamente deviato sul già esistente “Sentiero del Marrone e della Pietra”, che collega i territori di Villarfocchiardo a Mattie.

Quello di martedì al Malpasso è stato solo l’ultimo dei diversi sopralluoghi effettuati: la variante al tracciato appena individuata va a completare le altre già definite nei precedenti sopralluoghi, come quella che dall’Abbazia di Novalesa prevede il collegamento con Venaus tramite l’antica mulattiera, o il tratto tra Susa e Gravere, che garantisce vedute mozzafiato sull’alveo della Dora e una panoramica sulla città di Susa e sull’intera valle. Soluzioni trovate grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali, i cittadini e i volontari del territorio. «Gli obiettivi a cui stiamo lavorando sono la sicurezza della Via Francigena in valle di Susa e la sua promozione ad un pubblico sempre più ampio - spiega l’Unione montana per bocca degli assessori al turismo, Giorgio Montabone, e ai lavori pubblici, Luca Giai - Stiamo puntando molto su questi percorsi pedonali e ciclistici sulla Via Francigena che contribuiranno a promuovere un turismo dolce, in grado di attrarre sul territorio tanti appassionati di storia, natura, enogastronomia e cultura». Quanto alla Ciclovia Francigena, i lavori del primo lotto da Vaie ai confini con Trana, da un lato, e Alpignano, dall’altro, sono partiti ad inizio anno: l’Unione montana punta, come detto, a far partire entro l’anno quelli del secondo lotto fra Vaie e San Giorio.

su Luna Nuova di venerdì 12 febbraio 2021

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