CORONAVIRUS
14 Febbraio 2021 - 20:26
Beffa per il mondo dello sci, per i gestori degli impianti e per gli appassionati che non vedevano l'ora di tornare in pista per la prima volta in questa anomala stagione invernale: il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato un nuovo provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo, data di scadenza del Dpcm del 14 gennaio scorso. Un dietrofront che sta già facendo discutere, perché arriva a poche ore dalla riapertura degli impianti preannunciata una decina di giorni fa e confermata nei giorni scorsi (in alta valle solo Bardonecchia e il Frais a Chiomonte si erano detti pronti, mentre la Vialattea aveva già posticipato il via a sabato 20).
«Il provvedimento - si legge nella nota diffusa dal ministero della salute - tiene conto dei più recenti dati epidemiologici comunicati venerdì 12 febbraio dall’Istituto Superiore di Sanità, attestanti che la variante Voc B.1.1.7, detta variante Uk e caratterizzata da maggiore trasmissibilità, rappresenta una percentuale media del 17,8 per cento sul numero totale dei contagi. La preoccupazione per la diffusione di questa e di altre varianti del virus Sars-Cov-2 ha portato all’adozione di misure analoghe in Francia e in Germania. Nel verbale del 12 febbraio, il Comitato tecnico scientifico, con specifico riferimento alla riapertura degli impianti sciistici nelle Regioni inserite nelle cosiddette “aree gialle”, afferma che “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive vigenti, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale”. Il governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori». La prima grana per il neo-insediato governo Draghi, in attesa della fiducia alle Camere.
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