VIGILI DEL FUOCO
06 Dicembre 2021 - 23:34
di CLAUDIO ROVERE
I mezzi del distaccamento permanenti della Brunetta e quelli degli otto distaccamenti di volontari sparsi tra Bardonecchia e Condove a fare bella mostra di sè in piazza Savoia, all’ombra di San Giusto, la tradizionale messa, con la presenza della statua lignea della patrona, solitamente nell’atrio della caserma, e quindi la sfilata verso il distaccamento che domina la città di Cozio per un momento conviviale, bissato da quello più ufficiale nell’ufficio del sindaco Piero Genovese a palazzo Buttis. S.Barbara, patrona dei vigili del fuoco, è tornata ad essere festeggiata in presenza, anche se con alcune ovvie limitazioni, dopo aver saltato un giro l’anno passato. Quel 4 dicembre 2020, un venerdì, in piena seconda ondata Covid, la ricorrenza si era limitata ad un picchetto con qualche mezzo in caserma, sotto una fitta nevicata, che aveva reso tutto più ovattato ed emozionante, ma anche con un tocco di malinconia.
Sabato pomeriggio invece i volti dei pompieri erano più distesi e qualche bambino, come ogni S.Barbara che si rispetti, ha anche potuto “farsi un giro” sui mezzi dei vari distaccamenti. Sfoggiando un sorriso che vale, da solo, tutta la festa.
In cattedrale, il capo distaccamento Sandro Pelissero, orfano del comandante provinciale Agatino Carrolo, bloccato a Torino dai postumi della terza dose di vaccino ma gratificato dalla presenza, tra gli altri, di alcuni sindaci del circondario e dai colleghi francesi, ha tracciato un veloce bilancio dell’attività dell’anno appena trascorso.
«Il nostro distaccamento nel 2022 festeggerà i 40 anni dalla sua apertura, data importante per tutti noi che andremo ad onorare alimentando la fiamma che arde dentro di noi e ci contraddistingue - ha spiegato Pelissero - Tengo a sottolineare come un piccolo distaccamento come il nostro svolga molteplici attività di soccorso: attività di protezione civile, incendio abitazione, incendio camino che spesso va ad interessare le orditure dei tetto dell’abitazione, incidenti stradali, ferroviari, incendi vegetazione, incendi boschivi, ricerche persone disperse o in difficoltà in montagna e tutte quelle attività dove i beni, le persone, gli animali hanno necessità di essere preservati, criticità che il personale di Susa ha cercato di risolvere con professionalità e competenza. Seppur in sordina il nostro distaccamento è una piccola eccellenza del comando provinciale, perche molte alte qualificazioni che si sono contraddite negli anni nel corso di varie emergenze sul territorio nazionale, da Rigopiano al Ponte Morandi, passando per la recente emergenza incendi boschivi in Sicilia».
A fronte di pensionamenti, il distaccamento segusino ha potuto giovarsi negli ultimi mesi di numerosi innesti di forze fresche. «Un ringraziamento ai colleghi neo assunti, che festeggiano la loro prima S.Barbara - ha aggiunto Pelissero - auguro loro una continua crescita professionale per riuscire ad essere sempre all’altezza delle situazioni a cui saranno chiamati a rispondere».
Anche quest’anno i vigili delfuoco segusini hanno supportato la popolazione in varie criticità sul territorio di competenza, le chiamate di soccorso alla popolazione sono state così distribuite come statistica annuale: incendio appartamento 6%, incendio camino 8%, incendio tetto 8%, incendio bosco 7%, incendio sterpaglie e vegetazione in genere 10%, incendio baracche 3%, incendio edifici industriali 2%, incendio automezzi 10%, incidenti stradali 8% di cui uno ferroviario, soccorso a persona 7%, ap istituto 7%, ascensore bloccato 3%, ricerca persona 4%, interventi in A32 e traforo Frejus 3%, ulteriori interventi a vario titolo 14%.
Su Luna Nuova di martedì 7 dicembre 2021
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