COVID 19
13 Dicembre 2021 - 23:51
di CLAUDIO ROVERE
Venerdì 10 dicembre ancora uno sciopero per il personale della scuola, questa volta indetto dai sindacati Cgil, Uil, Snals, Gilda e altri per motivi salariali, per la mancanza di risorse previste per il personale Ata,per richiedere il concorso per i facenti funzione dei Direttori amministrativi, contro le classi pollaio, per l’abolizione dei vincoli sui trasferimenti del personale, per avere più collaboratori scolastici e più sicurezza anti Covid nelle scuole eper la stabilizzazione dei precari. Nell’Istituto comprensivo di Susa i plessi della primaria di Susa e di Giaglione sono rimasti chiusi, mentre alla scuola secondaria di primo grado una minoranza del personale ha scioperato.
I docenti della sede dell’Istituto comprensivo che hanno aderito allo sciopero (circa un quinto), oltre a protestare per i motivi di cui sopra, rinnovano la loro ferma contrarietà al ricatto del “green pass” e protestano principalmente contro l’ennesima violenza dovuta all’introduzione dell’obbligo vaccinale dal 15 dicembre per il personale scolastico, chiedendone il ritiro come rivendicato dai sindacati Anief e Cobas. Va segnalato che una parte del personale scolastico, pur condividendo le motivazioni dello sciopero, non ha scioperato per motivi differenti, tra i quali quello di non sentirsi difesa dai sindacati e quello economico che a breve li vedrà senza stipendio.
«Come insegnanti della secondaria di primo grado esprimiamo ancora una volta la nostra profonda preoccupazione per la situazione in cui si trovano quotidianamente i nostri alunni, privati del diritto di vivere con serenità la loro giovinezza - spiegano i promotori dello sciopero - Secondo quanto definito nella Costituzione dell’Oms, “salute è uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Ci troviamo quindi sì in una condizione di assenza di salute dove, oltre alla malattia Covid, viviamo in un preoccupante e profondo malessere mentale e sociale di cui troppo poco ci si prende cura. La discriminazione che viviamo evediamo tutti i giorni con le innumerevoli e cangianti norme che regolano l’uso del green pass, e ora del super green pass, l’impoverimento e la deriva dei rapporti umani in cui stiamo sempre più velocemente scivolando sono sconvolgenti. Dal 15 dicembre, per il personale scolastico e le forze armate, così come già stato per i sanitari, è arrivata la libertà di “scelta obbligata” a sottoporsi al trattamento sanitario antiCovid per ottenere il super green pass oppure a essere sospesi dal lavoro senza stipendio, contributi, anzianità; “Green pass è libertà” e “libera scelta obbligata” eccoi nuovi ossimori che ci troviamo a spiegare in classe nelle lezioni di Italiano sulla poesia e sulle figure retoriche da questa utilizzate. Qual è la linea che demarca il limite oltre il quale non siamo più disposti ad andare. Per noi è già stato oltrepassato».
Su Luna Nuova di martedì 14 dicembre 2021
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