POLEMICA

S.Ambrogio, botti di Capodanno: dura replica della minoranza alla sindaca

Il gruppo di Allegro esprime solidarietà a Angela Lano e preannuncia un punto all'ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale

05 Gennaio 2022 - 17:39

S.Ambrogio, botti di Capodanno: dura replica della minoranza alla sindaca

Il caso dei botti di Capodanno, e dei danni provocati alle finestre dell'abitazione di Angela Lano, continua a scaldare il dibattito politico santambrogese. Dopo la replica della sindaca Antonella Falchero, anche la minoranza consiliare interviene nella questione con parole di piena solidarietà verso la famiglia colpita e di dura critica nei confronti dell'amministrazione comunale e, nello specifico, della prima cittadina. «Interveniamo a malincuore sollecitati e sospinti dal disagio, arrabbiatura e anche esasperazione, manifestata da molta parte della popolazione che evidenzia numerosi problemi e disservizi (da noi sottolineati più volte all’amministrazione comunale) e reclama, auspica e rivendica interventi che erano parte pregnante del nostro programma elettorale - sottolineano in un comunicato il capogruppo di "Sì Sant'Ambrogio" Bruno Allegro e i consiglieri Norma Raimondo, Massimo Teghille e Andrea Vinassa - Nella notte di San Silvestro quello che tristemente ogni anno si ripete, è andato in scena in maniera amplificata e devastante, come purtroppo denunciato e documentato dalla signora Angela Lano, la quale presso la sua abitazione di via Umberto I° ha subito oltre allo spavento, anche ingenti danni alla proprietà abitativa a seguito dello scoppio di ordigni pirotecnici, molti dei quali (presumibilmente) visti i danni arrecati, fuori dal mercato legale ed altamente deflagranti e pericolosissimi».

La minoranza riprende inoltre le parole di Angela Lano, laddove nella sua denuncia affermava che «non si può tollerare questa violenza bruta, questo divertimento nel distruggere. Bisogna che le istituzioni prendano provvedimenti e, soprattutto, coscienza che Sant'Ambrogio si sta trasformando in una città-fantasma, economicamente, culturalmente e socialmente, con sacche di enorme disagio sociale e psicologico». E obietta alla replica della sindaca, «la quale non si univa al coro unanime di vicinanza e solidarietà verso la signora e la sua famiglia, ma bensì si limitava a stigmatizzare gli episodi accaduti passando al contrattacco, dando prova (se mai ce ne fosse stato bisogno) della sua proverbiale e per noi conosciuta e risaputa capacità nel ribaltare le situazioni e le responsabilità causa degli eventi accaduti. Quando la sindaca dichiara: “Servono più cittadini attivi e responsabili” e “Protesta giusta, accuse sbagliate verso i tanti sforzi compiuti da amministrazione e cittadini, che hanno ripulito l’area devastata”, pone le basi per tracciare una netta visione e distinzione tra le varie tipologie di cittadini che lei ha nel suo immaginario. Arriva a definire le parole della signora Lano (pur condividendo solo la parte che riguarda l’utilizzo improprio dei botti) “altamente ingiuste ed offensive nei riguardi dei cittadini di Sant’Ambrogio compresi la sindaca, gli amministratori, i pochi dipendenti comunali e dei tanti volontari».

Quindi l'opposizione prosegue: «Dopo aver abilmente rimandato al mittente ogni minima accusa ed essersi solo in apparenza tolta di dosso ogni responsabilità, omettendo volontariamente che lei in quanto sindaco è la massima autorità ed ha la responsabilità per l’ordine e la sicurezza pubblica, ecco che per la nostra prima cittadina è arrivato il momento di far passare la vittima nel colpevole o quanto meno di attribuirle una corresponsabilità nell’accaduto, accusando la signora Lano e quelli come lei di “Non partecipare alla vita del paese dedicandogli un po’ del suo tempo come cittadina attiva e non passiva, di essere una leonessa da tastiera alla quale è facile criticare tutto e tutti ma senza muovere un dito per la comunità”. Rincara ulteriormente la dose dichiarando che “Abbiamo bisogno di cittadini più attivi e responsabili e meno di indifferenti e distruttivamente lamentosi come lei!”».

Alla luce dell'intervento della sindaca Falchero, la minoranza quindi manifesta piena e totale solidarietà e vicinanza alla signora Angela Lano ed alla sua famiglia a nome dell’intera cittadinanza di Sant’Ambrogio; condanna categoricamente gli atti vandalici perpetrati all’abitazione della signora e alla fontana della Rustà; ringrazia i volontari che nel pomeriggio del 1° gennaio hanno rimesso a posto l’intera area oggetto dell’accaduto; ricorda alla sindaca di non aver saputo prevedere una situazione che si ripresenta (purtroppo) ogni anno, sempre con maggiore intensità e non aver nemmeno provveduto ad emettere una ordinanza, (sul sito del Comune non vi è traccia) che vietasse l’uso di qualunque oggetto esplosivo o a fini pirotecnici. Inoltre «censura e condanna l’intervento scritto della sindaca in risposta alla signora Angela Lano, perchè è eccessivo nei toni, nelle parole e nel significato che nell’insieme esprime. Lesivo, offensivo, irrispettoso, quasi aggressivo verso quella parte maggioritaria di cittadini che, secondo il suo pensiero, e a suo dire sono ritenuti ed indicati (loro malgrado) come di cattivo esempio. Una figura istituzionale quale è il primo cittadino non può e non deve permettersi di rispondere o rivolgersi con toni simili a nessuno dei suoi cittadini, a maggior ragione dopo che questi abbia subito dei danni come la signora».

In vista del prossimo consiglio comunale, il gruppo "Sì Sant'Ambrogio" intende presentare un punto all’ordine del giorno «dove mettere in discussione l’episodio sopra citato, approfondire il più possibile le cause e possibilmente proporre delle idee e strategie atte a ridurre e limitare il più possibile gli episodi accaduti e denunciati. Nel salutare infine la signora Lano e la sua famiglia, ci consentiamo di comunicarle che anche noi del nostro gruppo consiliare con i nostri collaboratori ed elettori abbiamo la stessa visione e percezione del nostro paese, delle sue problematiche, delle sue potenzialità, dei suoi limiti».

Infine l'appello: «Signora Lano, carissime cittadine e cittadini: siamo convinti di essere uno dei pochi paesi con le maggiori potenzialità turistiche dell’intero territorio regionale. In qualunque luogo del mondo un paese come il nostro, con la fortuna di trovarsi sotto a un monumento tanto bello, famoso e già tanto visitato quale è la Nostra (volutamente maiuscola) Sacra di San Michele, potrebbe vivere di turismo. Ci vogliono idee, coraggio, progetti, un’idea del futuro che si vuole, per far sì che non sia (come la cita lei, e come la vedono in molti) una città-fantasma, economicamente povera e debole, con sacche di enorme disagio sociale, culturale e psicologico. Ecco! Il problema non è lei o noi, che queste cose, fatti e situazioni vediamo e denunciamo. Il problema sono quelli che non lo vedono, o che se lo vedono non lo riconoscono e non lo denunciano. Il problema e l’ostacolo principale sono quelli, che pur essendo consapevoli e coscienti della situazione, fanno poco o niente, e tra questi, purtroppo, vi sono coloro che dovrebbero guidare la nave/paese sulla quale troviamo posto anche noi. L’augurio che facciamo a tutti è che al primo approdo si possa finalmente cambiare comandante, equipaggio e che finalmente si riprenda una rotta chiara e con buone prospettive per l’intero personale a bordo».

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