LUTTO
04 Febbraio 2023 - 11:16
Il Moncenisio e la valle di Susa piangono la morte di Gilbert Pilloud: si è spento all'età di 68 anni all'ospedale di Chambery, dov'era ricoverato. Lo ha annunciato l'assessore di Novalesa Matteo Ghiotto sul gruppo facebook "Amici di Novalesa", dove si moltiplicano i messaggi di cordoglio in sua memoria: «La sua passione per il Moncenisio e per le nostre montagne rimarranno nei nostri cuori, buon viaggio Gilbert», ha ricordato Ghiotto.
Anima e simbolo del Moncenisio, Gilbert era cittadino di Lanslebourg, dov’è stato vicesindaco dal 2001 al 2014, e gendarme in pensione, conosciuto anche per le sue frequenti visite nella vicina val Cenischia e in valle di Susa. Era e resterà un’istituzione per il Moncenisio: un’autentica miniera di informazioni sulla storia e sulla natura che circonda il valico alpino, tra le località di maggior rilievo per la botanica europea, dove fioriscono circa 700 specie vegetali differenti. Per anni ha animato la pagina facebook "Colle del Moncenisio", postando foto suggestive e inediti documenti storici.
Originario di Pontarlier, nel dipartimento del Doubs nella regione Borgogna-Franca Contea, Pilloud era approdato a Lanslebourg nel 1979 e da allora il Moncenisio lo aveva letteralmente folgorato: «Da buon appassionato di storia non poteva che essere così - raccontava nell'estate 2018, intervistato sulle pagine di Luna Nuova - Quello che più mi ha colpito la prima volta che sono venuto qui è stata la vastità del luogo: spesso si pensa alle vallate alpine come dei corridoi stretti, qui invece è l’immenso. Molti stentano a credere che ci siano la bellezza di cinque chilometri dalla piramide del Plan des Fontainettes al “colle geografico”, dov’era la frontiera nel 1947, eppure è davvero così».
In veste di vicesindaco di Lanslebourg aveva seguito personalmente il restauro del forte Roncia, che al suo interno ospita una mostra permanente sul patrimonio militare del Moncenisio, di cui Gilbert ha curato i testi. Durante il periodo d’apertura del valico, era lassù mediamente cinque giorni su sette: in qualità di presidente dell’associazione “Amis du Mont Cenis” si prendeva cura della piramide e dell’annesso museo storico, a due passi dal giardino alpino dedicato alla flora dei massicci montani d’Europa.
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