MONTAGNA
30 Aprile 2024 - 00:15
Il verde dei faggi, con le loro foglie un po’ provate dalle notti di gelo tardivo, è abbacinante, reso quasi fosforescente dalla pioggia, che li riflette sull’asfalto della carrozzabile che li attraversa. La nebbiolina che sale da valle lascia pochi sprazzi di tempo per ammirare lo spettacolo, mentre in lontananza arriva l’eco dei campanacci a scalfire il silenzio certosino di questi luoghi mistici e faggi grondanti. Piove, parecchio. Non ci sono auto che squarciano nebbia e silenzio, non ci sono le voci e, spesso, le urla, della stagione micologica, che qui attira il peggio della provincia da questo punto di vista, ma il rintocco ritmico...
Su Luna Nuova di martedì 30 aprile 2024
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