CULTURA
25 Marzo 2025 - 00:02
Un bambino, occhioni innocenti e sguardo profondo, che tiene in mano un cartello con su scritto “Chiedo solo a Dio che la guerra non mi lasci indifferente”. L’immagine di copertina della 29ª edizione del Valsusa Filmfest vale più di mille parole e fotografa il grande tema che, come in un lungo viaggio, attraversa il ricco programma di quest’anno: la guerra e soprattutto la ricerca della pace, stimolando la riflessione su come l’arte e la cultura possano contribuire a combattere l’indifferenza e a costruire un futuro più solidale e consapevole. Quelle parole così forti sono di Mercedes Sosa, cantante e attivista argentina che ha saputo dar voce, attraverso la sua arte, alle lotte per i diritti umani e contro l’indifferenza verso le ingiustizie: in spagnolo “Sólo le pido a Dios, que la guerra no me sea indiferente, es un monstruo grande y pisa fuerte toda la pobre inocencia de la gente”; in italiano “Chiedo solo a Dio che la guerra non mi lasci indifferente, è un mostro grande e calpesta forte tutta la povera innocenza della gente”...
Speciale di 4 pagine su Luna Nuova di martedì 25 marzo 2025
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