AGRICOLTURA
10 Giugno 2025 - 00:18
Il paesaggio borgonese sta cambiando. Poco per volta, ma inesorabilmente. Viti quasi ridotte a zero lasciano spazio a chiazze sempre più ampie di verde argentato. La Roceja è diventata, nel giro di 20 anni, la capitale dell’ulivo. E Borgone, di conseguenza, quella valsusina dell’olio. Produzioni ancora quantitativamente di nicchia, con scorte che si esauriscono in poche settimane nonostante prezzi importanti, problemi catastali legati alla riconversione delle vecchie vigne di cui il bosco si era ormai ri-impadronito, cambiamento climatico che però non mette completamente al sicuro dalle gelate. Sono tanti i problemi di un settore in crescita ma anche pieno di contraddizioni. Però anche i più reticenti, quelli che per anni hanno storto il naso di fronte al proliferare di piantagioni di ulivo, ormai hanno dato per sdoganato il nuovo trend...
Su Luna Nuova di martedì 10 giugno 2025
Clicca qui per acquistare la copia digitale e leggere l’articolo completo
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova