ANIMALI
30 Agosto 2024 - 10:09
All'inizio fu, come per tanti se non per tutti, il criceto che gira nella ruota in casa e il pesce rosso nella boccia di vetro, souvenir da fiera di paese. Poi fu un vero e proprio acquario casalingo, dove vedere muoversi pesci d’ogni specie e provenienza, multicolori e, soprattutto, calati in un ambiente che pareva fatto proprio per loro. È stato questo habitat ad affascinare il giovane Massimo Lavista, di Rivoli, per tutti Max, che ne fece già all’epoca una passione: non solo allevare gli animali, ma ricreare l’ambiente in cui vivono. «In realtà l’interesse per il mondo micro era già nato nel corso delle vacanze col nonno, a Cesana, quando nello stagno prendevamo i girini e li portavamo a casa: per farli stare in acqua li mettevo nella vasca da bagno, facendo arrabbiare i nonni», racconta Lavista. A segnare quel primo incipit da zoologo ci fu “l’incidente domestico” procurato dalla...
su Luna Nuova di venerdì 2 agosto 2024
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