PROTESTA
08 Ottobre 2024 - 00:02
A prima vista non è successo nulla di diverso rispetto al copione che ormai tutti ben conosciamo: i No Tav che resistono asserragliati nel presidio di turno, le forze dell’ordine che in piena notte arrivano, gasano, sgomberano, i No Tav costretti a scappare, perché a una pioggia battente di lacrimogeni il corpo non può fisicamente resistere. C’è stato però, nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre, un “effetto-sorpresa”. Perché almeno fino al pomeriggio, erano in pochi tra i No Tav ad aspettarsi un ennesimo intervento con la forza. Invece “Stanotte arrivano”: la notizia ha iniziato a circolare nel tardo pomeriggio ed è stata poi diffusa tramite la pagina facebook Notavinfo Notav, con tanto di appello a presentarsi a Susa, al presidio di San Giuliano...
“Un posto in prima fila” nella battaglia No Tav a Susa ce l’ha sicuramente Luca Perino, da sempre parte del movimento, che con la sua famiglia abita a San Giuliano esattamente di fianco al terreno su cui sorgeva il presidio. E che domenica notte ha toccato con mano uno scenario che non avrebbe pensato di vivere in questo momento: «Sinceramente mi aspettavo potesse avvenire una volta completate le procedure di esproprio, non prima». Un terreno sul retro della casa verrà loro espropriato, mentre sulle cartografie la sua villetta non figura fra i tre edifici civili da espropriare ed abbattere: teoricamente dovrà quindi convivere con i cantieri sulla porta di casa, oltre che con i momenti di forte tensione come quello appena avvenuto. Non un...
su Luna Nuova di martedì 8 ottobre 2024
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