SOLIDARIETÀ E VITA
14 Novembre 2024 - 23:45
Se c’è un filo conduttore nella vita di Giorgio Cantore, questo ha il sapore di una ciabattina, la sua forma preferita. Una ciabattina come le infinite che ha impastato, modellato, sfornato nello storico panificio di famiglia, prima a Sant’Antonino e poi a Chiusa San Michele. Il pane che diventa lievito di vita. E che, messa nel cassetto dei ricordi la lunga pagina lavorativa, lascia aprire tante altre pagine. Pane, pizze e biscotti per gli altri. Per i ragazzi diversamente abili del Cst di Sant’Antonino, che in estate hanno imparato da Giorgio come si fa. Per i bambini delle scuole, che non di rado vanno a fargli visita nel suo laboratorio. Per quelli dei centri estivi, a cui ha insegnato a preparare i canestrelli di Vaie. O dei campi parrocchiali, con teglie di pizza sfornate alla casa...
su Luna Nuova di venerdì 15 novembre 2024
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