GIUSTIZIA

Aiutare i migranti era una "necessità": assolti i 19 attivisti

Al processo per l’occupazione dell’ex casa cantoniera di Oulx e del sottochiesa di Claviere. Non sussiste alcun reato: «In questo modo tante vite umane sono state salvate»

21 Novembre 2024 - 23:18

Aiutare i migranti era una "necessità": assolti i 19 attivisti

Le forze dell’ordine all’opera dinanzi all’ex casa cantoniera di Oulx nel marzo 2021, durante lo sgombero del rifugio gestito dagli attivisti No Border

Dare assistenza in “stato di necessità” per salvare vite umane non è un reato, anche quando si occupa abusivamente un fabbricato dismesso. Sono stati tutti assolti in appello con formula piena i 19 imputati nel procedimento penale per l’occupazione del salone sottochiesa di Claviere e dell’ex casa cantoniera di Oulx, dove alcuni anni fa avevano dato accoglienza temporanea ai migranti che volevano attraversare la frontiera tra Italia e Francia: i militanti No Border coinvolti sono tutti esponenti di area anarchica, centri sociali e movimento No Tav, a cui era stato contestato il reato di invasione di edifici (articolo 633 del Codice penale) per l’ex casa cantoniera di Oulx, occupata abusivamente dal dicembre 2018 al giugno 2019, e di violazione di domicilio (articolo 614 del Codice penale) per il salone sottochiesa di Claviere, a sua volta occupato abusivamente il 22 e 23 marzo 2018...

su Luna Nuova di venerdì 22 novembre 2024

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