SALUTE

Pfas: perchè preoccupano in valle di Susa? Un viaggio di quattro puntate

I dati ufficiali tra febbraio ‘23 e giugno ‘24: l’esame di Oscar Margaira. Effetti sulla salute: difficile analizzarli per la medicina, «serve tempo». Alta valle: campioni tutti entro i limiti, ma a Bardonecchia spunta il misterioso cC6O4

30 Gennaio 2025 - 23:36

Pfas: perchè preoccupano in valle di Susa?

(1/4) Inizia oggi il “viaggio sul territorio” della valle di Susa analizzando i dati ufficiali Pfas, grazie al contributo di Oscar Margaira: quella odierna è la prima di quattro puntate che pubblicheremo ogni venerdì sulle prossime edizioni.

Fino a un anno fa, addetti ai lavori a parte, il termine “Pfas” era perlopiù avulso dal vocabolario della maggior parte dei valsusini. Il report di Greenpeace diffuso a inizio febbraio 2024 e l’aggiornamento pubblicato la scorsa settimana hanno invece scoperchiato un tema sicuramente ostico e molto complesso, ma che tocca potenzialmente da vicino la quotidianità di ciascuno di noi. Perché l’acqua nelle nostre case la beviamo e la utilizziamo praticamente tutti, con “l’aggravante” che in una vallata alpina si vive spesso sull’adagio di poter disporre di un’acqua potabile mediamente “migliore” di quella che sgorga dai rubinetti delle città. Non c’è da sorprendersi, quindi, tanto più in un territorio da sempre molto sensibile ai temi dell’ambiente e della...

Valori espressi in microgrammi (µg/l), per le acque potabili i limiti attualmente considerati sono di 0,10 microgrammi per la “somma di Pfas”.
CLAVIERE
Municipio (1760 metri): Pfns 0,020, Pfuds 0,010, somma Pfas 0,030 (26 giugno 2023)
CESANA
Mollieres (1330 metri): Pfoa 0,021 (3 aprile 2023)...

su Luna Nuova di venerdì 31 gennaio 2025

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