REPORTAGE
19 Dicembre 2023 - 00:12
Le luminarie sfavillano nel cuore della città. A poche centinaia di metri le stelle effimere scendono dal campanile di S.Giusto, mentre Frank Sinatra intona Jingle Bells dalle pareti colorate del Seminario. In via Francesco Rolando la nenia delle zampogne annuncia il Natale. Dal pastino della panetteria Bontempi, in quella che era la Via dei Mercanti, si sentono distintamente, nonostante il rumore di forni e planetarie. Qui, dove si alternano fornai e pasticceri, in un ciclo continuo sulle 24 ore, il Natale, o meglio il lungo mese che lo precede, vuole dire soprattutto lavoro. E se nella notte dai forni escono fragranti micconi, durante il giorno il pastino si trasforma nel magico mondo del panettone. Quello basso, torinese, non certo quello alto milanese, coperto di glassa, in stile Galup, con poche concessioni a tutto quello che non è tradizione. A farlo diventare uno dei prodotti di punta della storica panetteria della famiglia Bontempi, avviata da nonno Mario e nonna Maria nel 1960 e oggi guidata dal figlio Walter, Roberto Trotta, che proprio quest’anno ha raggiunto la finalissima in una delle maggiori competizioni di settore, il Panettone Day, ottenendo il privilegio di esporre il suo panettone con agrumi e cioccolato bianco a Milano...
Su Luna Nuova di martedì 19 dicembre 2023
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